Il contenuto visuale: la nuova sfida del marketing on-line
Abbiamo discusso di scrittura SEO rimandando a quest’articolo per analizzare un aspetto del content marketing che oggi non può più essere sottovalutato e che, anzi, è diventato decisivo, il visual content.
In questo articolo non parleremo dell’importanza dei video ma ci soffermeremo sull’utilizzo delle immagini. Come sceglierle e come inserirle tecnicamente lo vedremo insieme, cerchiamo prima di capire perché dobbiamo dedicare all’aspetto visivo una crescente attenzione.
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Alcuni dati per rendere l’idea
Hubspot ci fornisce numerose statistiche da cui attingere, importanti per capire come le immagini stiano dominando il web, come orientino l’utente e determinino le scelte del consumatore. Il 37% degli Specialisti della Comunicazione Aziendale ha affermato che i contenuti visuali sono stati i più importanti per il loro business, secondi solo al blog.
Il 74% dei Social Media Manager ha usato le immagini nella loro attività più del blog (68%) e dei video (60%). Non solo ma come dimostra brainrules.net la visione trionfa su tutti gli altri sensi: è incredibile come riusciamo a ricordare le immagini.
Leggiamo un testo e tre giorni dopo ricorderemo meno del 10%. Se si aggiunge un’immagine ricorderemo ben il 65%.
Alcuni studi recenti
Gli studi di eyetracking di Nielsen Norman Group hanno documentato un divario drammatico su come gli utenti si approcciano alle immagini sul web. Alcune foto, puramente decorative, magari con modelli e che nulla aggiungono al testo, vengono completamente ignorate.
Foto di prodotti e persone reali, invece, attirano e trattengono l’attenzione. Gli utenti hanno, quindi, più interesse verso le immagini che mostrano contenuti informativi, in particolare le infografiche. Pensa che le persone che seguono le istruzioni con testo ed illustrazioni riescono ad eseguire il compito 323 volte meglio delle persone che hanno indicazioni senza immagini.
E Ikea ci insegna bene questo meccanismo. Divenuta famosa per i suoi manuali per mobili ha recentemente lanciato la campagna pubblicitaria Cook This Paper dove le istruzioni illustrate per cucinare sono apposte direttamente su carta forno, un’idea veramente innovativa e originale.
I Social
Come riporta Hubspot le infografiche sono condivise sui social 3 volte in più rispetto a qualsiasi altro tipo di contenuto, tanto che, soprattutto nel marketing B2B, sono il contenuto che ha visto il maggiore incremento di utilizzo: dal 2015 al 2016 sono passate dal 50 al 58%.
Il vero boom lo abbiamo sui social: i tweet con immagini ricevono il 150% in più di retweet dei tweet senza e i post di Facebook con foto coinvolgono l’utente 2,3 volte in più rispetto a quelli senza.
In un’analisi su oltre 1 milione di articoli, BuzzSumo ha scoperto che quelli con un’immagine ogni 75-100 parole ricevono due volte più reaction sui social degli articoli che ne hanno in numero inferiore.
L’importanza del visual content
Non scegliamo, in ogni caso, le immagini a caso solo per rendere più accattivante il nostro testo.
Abbiamo visto come la scelta debba essere motivata, affinché soddisfi almeno una di queste funzioni:
- aiutare a capire meglio il testo,
- produrre emozioni,
- aiutare a scandire un articolo particolarmente lungo.
Passiamo ora all’inserimento dell’immagine
La SEO on-page ci indica alcuni piccoli accorgimenti per ottimizzare le immagini per i motori di ricerca e migliorare la user experience:
- “Alleggerire” le immagini. PageSpeed Insights è un tool gratuito che vi aiuterà a “misurare” la velocità di caricamento delle pagine e indicare quali sono le immagini che necessitano di essere ottimizzate. Il primo passo per l’inserimento delle foto nella tua pagina web è, infatti, ridurne dimensioni e peso per evitare che vi sia la lentezza di caricamento di cui abbiamo accennato. Photoshop o Riot (programma on line) ti aiutano in questo senso, riducendo così il tasso di abbandono della pagina da parte dell’utente.
- Rinominare il file. Dopo questa fase è necessario rinominare il file utilizzando la keyword scelta (abbiamo già spiegato cos’è e come sceglierla nel precedente articolo) e segmentando con l’uso dei trattini le keyword formate da più parole. Il motore di ricerca utilizzerà questa indicazione per capire il contenuto dell’immagine e la mostrerà nella SERP riconoscendo l’attinenza dell’immagine alla ricerca dell’utente.
- L’importanza dell’attributo ALT. Quando carichiamo un’immagine su un sito internet è fondamentale dal punto di vista SEO accompagnarla all’attributo ALT. Si tratta di un testo che l’utente legge quando un’immagine non viene visualizzata correttamente ed è quindi utilissima per l’inserimento della parola chiave. In questo modo migliorerà l’indicizzazione dell’immagine sui principali motori di ricerca.
- La didascalia (caption). A livello SEO risulta, inoltre, molto utile anche l’inserimento di una didascalia, non eccessivamente lunga, ma che contenga la keyword. Per quello che riguarda, invece, l’esperienza dell’utente è bene scegliere anche un adeguato Title, esso apparirà quando il mouse scorrerà sull’immagine. Seppure non fondamentale per il posizionamento è buona prassi prestarvi attenzione.
In conclusione
Il visual content è a tutti gli effetti la nuova sfida del marketing on line. Sono in crescita infatti le aziende che utilizzano le immagini per individuare il proprio target, utilizzando l’image recognition, riuscendo così a fornire annunci mirati e massimizzare i risultati.
E tu cosa ne pensi? Sei riuscito a fare un’analisi delle tue azioni di marketing e comunicazione attraverso il Visual Content? Hai raggiunto dei risultati? Facci sapere.