User experience, UI e CTR cosa sono?
Abbiamo analizzato diversi aspetti del content marketing nei nostri precedenti articoli ma la nostra analisi resterebbe incompleta se non parlassimo anche di quello che segue la produzione e la pubblicazione del contenuto, cioè la User Experience.
Immagini, infografiche, testi o video sono quello che l’utente sta cercando, ma come egli interagisce con il contenuto e come noi lo rendiamo accessibile fa parte di un altro aspetto della comunicazione on line.
Ecco perché è necessario introdurre altre nozioni: la User Experience, la User Interface e il Click-Through Rate per iniziare.
User Experience e User Interface.
La UX (User Experience – esperienza utente) e la UI (User Interface – Interfaccia utente) spesso vengono confuse, si tratta però di due aspetti completamente diversi seppure connessi quando parliamo di design e produzione di una interfaccia.
L’Interfaccia utente è il punto di contatto tra il contenuto e il fruitore dello stesso, rappresenta il modo attraverso il quale, il cliente “accede” alla nostra informazione.
Lo UX design ci permette di capire quali passaggi dovrà eseguire il destinatario della nostra comunicazione o prodotto: si traduce dunque in layout e pagine web, aspetti di comunicazione visiva e/o multisensoriale.
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Quante volte ci siamo trovati, da utenti, a decidere di abbandonare un sito, seppure interessante o funzionale alle nostre necessità, per un’interfaccia poco comprensibile o a causa di passaggi macchinosi?
Come impedire che un’interfaccia causi la perdita dell’utente?
Qui entra in ballo l’“esperienza utente” ovvero l’insieme di sensazioni, percezioni visive e non, impressioni ed anche emozioni o ricordi evocati dall’utente che entra in contatto con un sito o un prodotto.
La User Experience (UX) quindi è l’interazione stessa, il risultato finale che avviene e può realizzarsi solo attraverso la UI che rappresenta, dunque, lo strumento attraverso il quale poter vivere l’esperienza. Per poter raggiungere una buona UX è necessario applicare alcune strategie, in fase progettuale, che mettano gli utenti al centro del sito web. Strategie che l’UI designer dovrà tradurre materialmente.
Una buona UX, alcuni suggerimenti.
Come ricordiamo spesso less is more, mai come in questi casi. Una buona esperienza utente si raggiunge rispettando alcuni parametri, a nostro avviso, importanti come:
- Semplicità. Più la home page risulterà pulita, una landing page essenziale, senza troppi fronzoli, anche grafici, più l’utente vi tornerà con piacere.
- Intuitività. Il sito web deve essere intuitivo. L’utente ha sempre meno tempo per fare qualsiasi operazione on line, dal web si pretende immediatezza, sul web non si legge, si scannerizza. E’ necessario quindi fornire tutti gli strumenti affinché l’utente possa raggiungere il contenuto cercato con pochi e chiari passaggi.
- Familiarità. Una grafica in linea con i trend del momento, i contenuti posti esattamente dove il cliente se li aspetta (I “contatti” come ultima voce del menu, ad esempio) spesso sacrificano l’originalità grafica ma sono necessari a garantire una buona UX.
- Felicità. Abbiamo voluto utilizzare questo termine così “assoluto” per indicare il sentimento di piacere, la sensazione di benessere che deve provare il cliente che giunge sul nostro sito o piattaforma e-commerce.
- Navigabilità. Navigare non dovrà essere solo facile e veloce ma anche un modo per trascorrere del tempo gradevolmente. Ricordiamo, infatti, che la “qualità” della sua esperienza determinerà non solo il livello di fiducia nei nostri confronti ma lo guiderà o meno a compiere una determinata azione.
CTR: come misuriamo il risultato del nostro lavoro.
Se decidiamo di intraprendere una campagna pubblicitaria, attraverso un banner o un annuncio il CTR è un indicatore che dobbiamo conoscere. Si tratta del click-through rate più questo valore è alto, migliore è il risultato che stiamo ottenendo.
Per comprenderlo meglio è necessario distinguere tra visualizzazioni e click veri e propri sul contenuto promosso. La formula del CTR, infatti, prende in considerazione il numero di click effettivi divisi per le visualizzazioni ricevute, a titolo di esempio: 4 click effettivi / 300 visualizzazioni ottenute = 0,13.
La posizione del contenuto promosso insieme all’interesse che può suscitare nell’utente sono tra i fattori che determinano un buon CTR. Come abbiamo più volte sottolineato, il contenuto è tutto (Content is the king) per cui la scrittura, le regole SEO che abbiamo citato e la rispondenza al target di riferimento sono determinanti nel successo della campagna.
Il click-through rate, in breve è un ottimo strumento anche per la pianificazione delle parole chiave, permettendoci di capire quale sia quella giusta su cui puntare. Un’elevata percentuale di clic è un ottimo indicatore dell’utilità e della pertinenza degli annunci per gli utenti.
Conclusioni
Ricordiamoci sempre di studiare a monte il nostro pubblico, di scrivere preparando contenuti per loro (e non per il robot), di promuovere la condivisione sui social e solo così potremmo ottenere visibilità per i nostri articoli e per il nostro sito web raggiungendo le giuste performance e la giusta audience.
Secondo te la UX, la UI ed il CTR del tuo sito web o blog sono migliorabili? Contattaci per maggiori informazioni.